Cedimento fondazioni: 5 sintomi per riconoscerlo

Cedimento fondazioni: come posso capire se la mia casa ha un problema di dissesto di questo tipo?

Come per tutte le patologie (se vogliamo usare un paragone medico), anche per il cedimento fondazioni esistono dei sintomi chiari!

Un tecnico esperto è in grado di interpretare correttamente le evidenze che la struttura mostra. Anche chi la abita però può verificare alcune semplici situazioni e capire meglio se è il caso di rivolgersi ad un Ingegnere o meno.

Cedimento fondazioni: ecco quindi i 5 sintomi che ritengo più rilevanti:

  1. Alcune porte e/o finestre non funzionano più correttamente (aprono o chiudono male, restano bloccate) – spesso questo sintomo è stagionale e si fa più intenso in alcuni periodi (ad esempio a fine estate) e può essere dovuto a fari fattori tra cui il cedimento fondale
  2. Lesioni sulle pavimentazioni interne possono indicare un abbassamento del terreno se parliamo del livello più basso dell’immobile; non necessariamente interessano anche le fondazioni ma sono un segnale importante soprattutto se riguardano anche i piani superiori.
  3. Crepe sui solai; una crepa o più crepe sul soffitto possono testimoniare un degrado della struttura ma possono anche essere legate ai cedimenti fondali soprattutto se associate ad altri sintomi.
  4. Le crepe nei muri portanti sono ovviamente il sintomo principale e più importante, in particolare quelle a 45° gradi, oblique, sono indicative nelle murature di un cedimento differenziale ovvero un abbassamento di una porzione di casa rispetto al resto.
  5. Infine elementi strutturali fuori piombo possono testimoniare un abbassamento del fabbricato disomogeneo. In questi casi la struttura può essersi inclinata senza manifestare lesioni e crepe. Ciò accade ad esempio in presenza di strutture ben costruite e rigide con fondazioni che consentono, in presenza di cedimenti del terreno, di inclinarsi senza rompersi (ad esempio platee ben armate). Tale situazione può anche verificarsi quando il cedimento è prolungato nel tempo e avviene in modo molto lento, dando modo alla casa di assorbirlo senza creare fratture nei materiali.

Questa non vuole essere una guida ma solo qualche spunto per tenere d’occhio le nostre case e proteggere la sicurezza di chi le abita.

Nel caso si notino uno o più sintomi il consiglio è quello di interpellare un Tecnico qualificato in grado di eseguire un esame del quadro fessurativo e una analisi delle possibili cause e rimedi.

Cristian Setti

Geologo