Alluvioni: che problemi possono creare sulle nostre case?

Negli ultimi anni, l’Italia ha dovuto affrontare eventi alluvionali devastanti che hanno causato perdite di vite umane, ingenti danni alle infrastrutture e un impatto significativo sull’ambiente. In particolare, la regione Emilia-Romagna è stata gravemente colpita da alluvioni che hanno lasciato un segno profondo nel territorio e nelle comunità locali.

L’Alluvione dell’Emilia-Romagna del 2023

Nel maggio 2023, l’Emilia-Romagna ha subito una delle più gravi alluvioni della sua storia recente. Le prime inondazioni si sono verificate tra il 2 e il 3 maggio, causando la morte di due persone. Tuttavia, è stato tra il 16 e il 17 maggio che si è verificato l’evento più devastante:

  • Dimensioni dell’evento: piogge eccezionali hanno portato al rapido esondamento di 23 fiumi, con accumuli pluviometrici pari alla media di sette mesi in sole due settimane. In alcune aree, quasi metà della pioggia annuale è caduta in 36 ore.
  • Vittime e sfollati: il bilancio delle vittime è stato tragico, con almeno 15 morti e oltre 50.000 sfollati. Le operazioni di soccorso sono state complicate dal terreno saturo d’acqua e dalle continue precipitazioni.
  • Danni alle infrastrutture: l’alluvione ha causato danni significativi alle infrastrutture, tra cui:
    • Rete ferroviaria: La circolazione ferroviaria è stata sospesa su diverse linee, tra cui Bologna-Rimini e Faenza-Firenze, con ripristini parziali e graduali nei mesi successivi.
    • Autostrade: Tratti dell’Autostrada A14 sono stati chiusi a causa dell’allagamento, con riaperture parziali a partire dal 18 maggio.
    • Strade statali e secondarie: Numerose strade sono state distrutte o rese inagibili, richiedendo interventi di ripristino urgenti.
  • Settore agricolo: l’agricoltura ha subito perdite enormi, con danni stimati in oltre 1,5 miliardi di euro. La morte di animali e la distruzione di colture hanno avuto un impatto devastante sugli agricoltori locali.
  • Ambiente e turismo: le aree naturali sono state compromesse, con oltre 280 frane registrate. La costa adriatica è rimasta per circa un mese non balneabile, influenzando negativamente il turismo.

I danni nel lungo termine

Oltre ai danni evidenti che acqua e fango portano, ce ne sono altri che si evidenziano con tempi più lunghi e riguardano il comportamento dei terreni coesivi.

In particolare le argille subiscono variazioni di volume connesse con le variazioni di umidità e cicli di saturazione d’acqua ed essiccamento che determinano sia modifiche delle resistenze meccaniche e volumetriche. In sostanza questi sconvolgimenti determinano spesso cedimenti dei terreni che si ripercuotono sulle case anche dopo mesi (con l’alternanza stagionale) portando alla formazione di crepe nei muri!

Conclusioni

Le alluvioni in Emilia-Romagna nel 2023 hanno evidenziato la vulnerabilità del territorio italiano a eventi climatici estremi, accentuati dai cambiamenti climatici globali. La ricostruzione richiederà anni di sforzi coordinati tra governo, regioni e comunità locali, con l’obiettivo di ripristinare le infrastrutture, supportare le economie locali e garantire una maggiore resilienza alle future calamità naturali.

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