Crepe nei muri quando preoccuparsi
Crepe nei muri: quando sono pericolose?
Sicuramente le lesioni sulle murature, così come altri segnali, non vanno trascurate. Vanno analizzate, monitorate e se necessario va previsto un adeguato intervento per eliminarne la causa.
Prima di tutto però le crepe nei muri vanno comprese e distinte tra:
- lesioni fisiologiche
- lesioni patologiche
alle prime appartengono le crepe che non rappresentano quasi mai un pericolo imminente ma dipendono da fattori legati ai materiali impiegati, alla loro posa, ad errori umani ed a caratteristiche strutturali come ad esempio le lesioni da ritiro termoigrometrico dovute alle fasi di presa ed indurimento del cemento armato.
Le lesioni patologiche sono quelle determinate da un meccanismo di difesa del fabbricato che sollecitato si adegua alle nuove tensioni, ritrovando un suo equilibrio attraverso la genesi di un quadro fessurativo. Questo quadro fessurativo è un elemento estramemente importante per il Tecnico che può e deve interpretarne il significato e conseguentemente comprenderne la gravità e la necessità di:
- indagini integrative (quali ad esempio indagini geologiche, saggi in fondazione, esami strutturali etc…)
- impostare eventuali monitoraggi mediate fessurimetri e/o sistemi più o meno complessi
- approntare opere di messa in sicurezza
- intervenire per eliminare la causa con interventi strutturali, consolidamenti delle fondazioni e del terreno, etc….
- collaudare e monitorare i risultati degli interventi.
Volendo trarre una conclusione il consiglio che mi sento di dare è quello di non fare inutili allarmismi ma nemmeno ignorare i segnali che la casa in cui abitiamo ci dà. Alcune verifiche molto semplici quando un quadro fessurativo comincia a manifestarsi sono sempre utili e sicuramente sono:
- comprendere se le lesioni riguardano solo l’intonaco o attraversano tutto lo spessore della muratura, sono cioè passanti
- verificare se porte e finestre hanno problemi nel chiudersi (o aprirsi)
- controllare la tenuta ed il corretto funzionamento di pluviali, pozzetti e scarichi (non sempre una perdita si palesa con macchie di umidità evidenti in superficie)
- posizionare qualche fessurimetro per monitorare l’evoluzione delle lesioni.
Cristian Setti
Geologo