Liquefazione dei terreni: di che cosa si tratta?

La liquefazione dei terreni è un fenomeno geologico che si verifica quando un suolo, solitamente coeso e stabile, perde temporaneamente la sua capacità portante e si comporta come un fluido

In questo articolo, approfondiamo il tema e analizziamo le principali soluzioni per affrontare questo fenomeno.

Che cosa si intende per liquefazione dei terreni?

Come abbiamo anticipato, la liquefazione del terreno si verifica quando un terreno solido, solitamente saturo di acqua, perde la sua capacità di sostenere carichi e si comporta come un fluido. Questo evento si verifica in particolare in concomitanza di eventi sismici importanti, quando le vibrazioni causano un aumento della pressione dei pori dell’acqua presente nel suolo, riducendo l’attrito tra le diverse particelle del terreno. Di conseguenza, il terreno si liquefa, diventando incapace di sostenere strutture sovrastanti, provocando cedimenti, crolli e danni significativi a edifici e infrastrutture.

Cause della liquefazione del terreno

La liquefazione si verifica principalmente in terreni sabbiosi o limosi, dove è presente un’elevata quantità di acqua tra i pori. Ci sono diversi fattori che giocano un ruolo determinante in questo contesto, in particolare:

  • Un’alta saturazione del suolo: terreni con un’importante componente di acqua sono più facilmente soggetti alla liquefazione.
  • Terremoti di forte intensità: le onde sismiche (con una magnitudo generalmente superiore a 6.0) scuotono il terreno, aumentando la pressione dell’acqua tra i granuli. Anche vibrazioni dovute a traffico pesante o lavori di costruzione possono provocare la liquefazione.
  • Presenza di suoli incoerenti: terreni non coesi, come sabbie o limi, sono più vulnerabili alla liquefazione rispetto a suoli argillosi o rocciosi.

Quali sono gli effetti sul terreno?

Gli effetti della liquefazione possono essere devastanti, soprattutto se in un contesto di aree urbanizzate. I principali danni che può causare questo fenomeno possono essere:

  • Cedimento delle fondazioni: le strutture costruite su terreni liquefatti possono subire inclinazioni o crolli strutturali improvvisi.
  • Deformazioni del terreno: la superficie del suolo può subire spostamenti orizzontali o verticali, danneggiando infrastrutture come strade, ponti e ferrovie.
  • Fuoriuscite di sabbia: in alcuni casi, il terreno può “eruttare” sabbia e acqua, creando accumuli di sabbia visibili in superficie.
  • Crepe nel terreno: il terreno può aprirsi, provocando spaccature superficiali.

Liquefazione dei terreni: come prevenire i danni

Per poter affrontare correttamente e in modo sicuro la liquefazione, è necessario affidarsi a dei professionisti del settore per effettuare un’attenta pianificazione e vagliare tutte le tecniche di consolidamento al fine di trovare quella più indicata. Le soluzioni più comuni solitamente riguardano: 

  • Compattazione del terreno: tecniche come la vibrocompattazione possono aumentare la densità del terreno e ridurre il rischio di liquefazione.
  • Drenaggio: ridurre la pressione dell’acqua nel sottosuolo con sistemi di drenaggio aiuta a mantenere la stabilità del terreno.
  • Iniezioni di resine espandenti: tecnologie avanzate come l’iniezione di resine possono consolidare il terreno, aumentando la resistenza al taglio e prevenendo cedimenti.

In conclusione

La liquefazione del terreno è un fenomeno naturale che può avere gravi conseguenze, soprattutto nelle aree ad alto rischio sismico

Per questo motivo, è fondamentale adottare soluzioni adeguate per prevenire i danni e garantire la sicurezza delle strutture

Conoscere i rischi e agire tempestivamente è il primo passo per proteggere le infrastrutture e le persone che vivono in aree vulnerabili.