RESINE ESPANDENTI
I MATERIALI
Il terreno sotto le nostre abitazioni non è una massa solida uniforme: si tratta invece di un agglomerato di elementi solidi, liquidi e gassosi, la cui composizione può cambiare per eventi ambientali o prodotti dall’uomo.
Quando tale situazione si modifica e gli equilibri cambiano, l’edificio si “muove” per trovare una nuova stabilità, e tale assestamento può generare tensioni a carico dei materiali costruttivi che, sollecitati oltre le proprie possibilità, si “rompono” provocando le famose crepe nelle pareti.
Questo fenomeno accade più spesso di quanto tu non possa immaginare.
Le crepe nelle pareti possono manifestarsi a causa di diverse cause quali:
- errori nella progettazione degli edifici, che non sono in grado di sopportare correttamente aumenti di carico
- limiti nella elasticità degli elementi che costituiscono gli edifici
- variazioni dell’umidità del sottosuolo a causa di piogge eccessive o siccità prolungata, perdite delle reti idriche, abbassamento delle falde acquifere
- terremoti, cantieri nelle vicinanze, traffico veicolare intenso
- inadeguatezza delle fondazioni
Quando i liquidi presenti nel terreno si asciugano avviene una modifica delle pressioni che può comportare variazioni di volume e comparsa di vuoti sottostanti le strutture. Tali spazi cavi riducono la capacità del terreno di fare fronte correttamente al carico degli edifici e possono portare ai fenomeni di assestamento e alla comparsa delle crepe nei muri.
In questi casi occorre intervenire per correggere il dissesto per donare una nuova stabilità agli edifici. Uno degli interventi di consolidamento più efficaci consiste nell’iniezione di resine chimiche espandenti che rendono il terreno maggiormente idoneo a sopportare il carico trasmesso dagli edifici.
RESINE ESPANDENTI
PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE FONDAZIONI
Le resine espandenti poliuretaniche sono materiali conosciuti da oltre 50 anni; i primi poliuretani furono messi in commercio nel 1956: benché non si tratti di una metodologia molto diffusa in Italia, costituisce uno dei metodi più affidabili per il consolidamento delle fondazioni e soprattutto dei terreni.
Le resine espandenti vengono utilizzate per:
- consolidare le fondazioni di edifici antichi e recenti per rimediare alla causa che ha generato lesioni alle murature
- consolidare e sollevare le pavimentazioni industriali, ad esempio per supportare l’incremento di carico dovuto alla presenza di apparecchiature e macchinari
In particolare le resine chimiche ecosostenibili impiegate da SYStab hanno caratteristiche fisiche e meccaniche specificamente studiate per consolidare le fondamenta degli edifici in maniera duratura. Le resine chimiche vengono pompate nel sottosuolo dove svolgono la propria funzione di rendere il terreno più stabile e compatto per sopportare il carico a cui è sottoposto.
Questo fenomeno accade più spesso di quanto tu non possa immaginare.
Si tratta quindi di prodotti molto conosciuti a livello internazionale e molto apprezzati giacché possono garantire stabilità e inalterabilità nel tempo. Queste tecniche permettono di stabilizzare e talora sollevare le fondazioni senza provocare inquinamento dell’ambiente e possono essere utilizzate anche in presenza di acqua.
I MATERIALI
Le resine poliuretaniche sono impiegate per il consolidamento del terreno e delle fondazioni da oltre 20 anni, e in maniera intensiva dal 1999.
Si tratta di sostanze chimiche che aumentano di volume nel sottosuolo producono una struttura solida che va a colmare le cavità per compattazione, per rendere il terreno più resistente.
I MATERIALI SYSTAB SONO ECOCOMPATIBILI E RISPETTOSI DELL’AMBIENTE.
CARATTERISTICHE GENERALI
- Resine sintetiche, termoplastiche, bi-componenti, auto-espandenti
- con comportamento sostanzialmente elastico entro determinati valori di sforzo
- con deformazioni proporzionali agli sforzi applicati (Legge di Hooke)
MODALITà DI INSERIMENTO
Le resine espandenti vengono inserite nel terreno mediante dei tubi in alluminio collocati in buchi dal diametro di 25 mm eseguiti nella fondazione.
Le sostanze scendono in profondità fino a giungere nel volume significativo di terreno da consolidare. Le resine si rigonfiano producendo un incremento di pressione verticale e orizzontale sotto il carico della struttura. La pressione produce una costipazione e porta alla formazione di un reticolo di superfici di taglio che distribuiscono consento di smaltire le sovrapressioni interstiziali, dissipandole.
Le resine inserite permettono di riattivare i punti scaricati nelle fondamenta e di riempire i vuoti e le eventuali cavità in maniera totale. In questo modo si ottiene un aumento della resistenza al taglio una diminuzione della compressibilità del terreno.
CONTROLLI E CERTIFICAZIONI
I materiali impiegati sono scelti caso per caso in funzione delle esigenze del singolo cantiere (una resina ad alta espansione non sempre è la scelta migliore così come una ad alta densità) e sono sottoposti a specifici controlli da Laboratori autorizzati dal Ministero dei Lavori Pubblici, seguendo con le norme previste per materie plastiche cellulari rigide, per la verifica di stabilità chimica e della esistenza all’imbibizione.
Le resine espandenti possono agire liberamente nel sottosuolo poiché l’acqua eventualmente presente non compromette il suo funzionamento. La resina non subisce effetti di invecchiamento e non è biodegradabile, pertanto è in grado di stabilizzare edifici per periodi di tempo molto lunghi.
I MATERIALI
Le resine poliuretaniche sono impiegate per il consolidamento del terreno e delle fondazioni da oltre 20 anni, e in maniera intensiva dal 1999.
Si tratta di sostanze chimiche che aumentano di volume nel sottosuolo producono una struttura solida che va a colmare le cavità per compattazione, per rendere il terreno più resistente.
I MATERIALI SYSTAB SONO ECOCOMPATIBILI E RISPETTOSI DELL’AMBIENTE.
CARATTERISTICHE GENERALI
- Resine sintetiche, termoplastiche, bi-componenti, auto-espandenti
- con comportamento sostanzialmente elastico entro determinati valori di sforzo
- con deformazioni proporzionali agli sforzi applicati (Legge di Hooke)
MODALITà DI INSERIMENTO
Le resine espandenti vengono inserite nel terreno mediante dei tubi in alluminio collocati in buchi dal diametro di 25 mm eseguiti nella fondazione.
Le sostanze scendono in profondità fino a giungere nel volume significativo di terreno da consolidare. Le resine si rigonfiano producendo un incremento di pressione verticale e orizzontale sotto il carico della struttura. La pressione produce una costipazione e porta alla formazione di un reticolo di superfici di taglio che distribuiscono consento di smaltire le sovrapressioni interstiziali, dissipandole.
Le resine inserite permettono di riattivare i punti scaricati nelle fondamenta e di riempire i vuoti e le eventuali cavità in maniera totale. In questo modo si ottiene un aumento della resistenza al taglio una diminuzione della compressibilità del terreno.
CONTROLLI E CERTIFICAZIONI
I materiali impiegati sono scelti caso per caso in funzione delle esigenze del singolo cantiere (una resina ad alta espansione non sempre è la scelta migliore così come una ad alta densità) e sono sottoposti a specifici controlli da Laboratori autorizzati dal Ministero dei Lavori Pubblici, seguendo con le norme previste per materie plastiche cellulari rigide, per la verifica di stabilità chimica e della esistenza all’imbibizione.
Le resine espandenti possono agire liberamente nel sottosuolo poiché l’acqua eventualmente presente non compromette il suo funzionamento. La resina non subisce effetti di invecchiamento e non è biodegradabile, pertanto è in grado di stabilizzare edifici per periodi di tempo molto lunghi.
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