Chi paga i danni causati dalle ristrutturazioni del vicino?
Quando si vive in un condominio, purtroppo non ci si può considerare un’isola al sicuro da ciò che accade negli appartamenti altrui.
Anche quando sono i vicini, e non noi, a compiere delle attività di ristrutturazione nel proprio appartamento, possiamo esserne noi a subirne gli effetti, quando gli interventi provocano dei danni che si ripercuotono sul nostro appartamento.
Ad esempio, i nuovi proprietari degli appartamenti possono svolgere degli interventi per correggere problemi preesistenti o per renderlo più consono alle proprie esigenze.
Pensiamo alle crepe nelle pareti, ai danneggiamenti delle tubature che provocano perdite d’acqua ai danni del nostro soffitto, ai danni ai cavi delle antenne TV, alle alterazioni nel carico dell’edificio che possono ripercuotersi sui piani sottostanti.
Si tratta di situazioni spiacevoli ma che dobbiamo essere comunque preparati ad affrontare.
Chi paga i danni all’appartamento per interventi di ristrutturazione svolti da altri?
Cosa fare quando le ristrutturazioni provocano danni?
Per prima cosa, dobbiamo informare il proprietario dell’appartamento interessato e per conoscenza l’amministratore del condominio del danno arrecato (ad esempio per telefono, mail o fax).
Procediamo quindi a fotografare tutti gli elementi che confermano il danno subito (es. pezzi dell’intonaco che si staccano, macchie di umidità sul soffitto ecc.) prima di rimuoverli e pulire, se dobbiamo.
Se il vicino non fa sapere nulla a riguardo, si può procedere per vie legali. Questi può attivare una procedura di negoziazione assistita e inviarla al soggetto interessato.
L’unica eccezione si ha quando si rilevano danni per un importo superiore a 50.000 euro.
Se anche questa non da esito positivo, si può procedere in giudizio con la domanda formale di risarcimento. Se non si raggiunge alcun accordo, la disputa può sfociare in una causa.
In questo caso, chi paga i danni provocati dagli interventi di ristrutturazione? Come ottenere un risarcimento per i danni derivanti dai lavori nell’appartamento del vicino?
Chi paga i danni causati dalle ristrutturazioni casa del vicino
La Legge parla chiaro. Deve essere il proprietario dell’abitazione che svolge i lavori di ristrutturazione a risarcire i danni provocati ai vicini.
Il committente dei lavori non può invocare la propria buona fede nella qualità dei lavori svolti dell’impresa edile
Il Codice Civile sancisce che ciascuno è responsabile delle cose che ha in custodia. Se il danno interessa le tubature di una abitazione, è il proprietario della casa a cui appartengono a dovere sia sistemare il guasto che a risarcire il danno arrecato al vicino.
Il committente deve verificare la diligenza con cui vengono svolti i lavori e che non vengano provocati danni a carico di altri.
Se il danno è stato provocato da negligenza da parte da parte dell’azienda che ha eseguito i lavori, il proprietario della casa può rifarsi sulla ditta che li ha svolti per ottenere un risarcimento.
La domanda di risarcimento quindi va inviata (per raccomandata o pec con ricevuta di ritorno) al proprietario dell’abitazione che ha fatto eseguire gli interventi, magari mettendo in copia l’azienda in questione (magari per spronarla a fare agire la propria assicurazione).
Non bisogna invece agire direttamente contro l’impresa di ristrutturazione. Si può invece mettere a conoscenza dei fatti l’assicurazione di quest’ultima.
Chiaramente, al committente spetta l’onere della prova di aver affidato tutta la responsabilità dell’intervento all’impresa edile in questione.
La Corte di Cassazione ha confermato questa interpretazione. Ha ribadito infatti che il proprietario della casa che ha compiuto i lavori deve risarcire il vicino per i danni arrecati, e quest’ultimo può rivalersi sull’azienda che ha svolto i lavori.
Sempre meglio comunque rivolgersi a un legale per far valere i propri diritti e per evitare di commettere errori nella procedura di risarcimento di danni per gli interventi di ristrutturazione.