Come monitorare le crepe nei muri e capire se sono pericolose
La presenza delle crepe nei muri è una situazione che può rivelarsi allarmante. Le fessurazioni nelle pareti possono essere soltanto un problema estetico come un importante segnale di pericolo sulla stabilità dell’edificio.
Per appurare la vera causa del problema e la portata che ha raggiunto, occorre far valutare e nel caso monitorare, le crepe nei muri da parte di un occhio esperto e mediante strumenti idonei.
Come monitorare le crepe nei muri
Gli esperti geostrutturisti di SYStab si occupano di identificare le crepe che appaiono in pareti, muri, solai e pavimenti, di analizzare spessore, profondità, posizione e andamento.
Si tratta di aspetti molto importanti da vagliare e interpretare.
La profondità da una misura di quanto una lesione penetri dentro il muro. Va da sé che le lesioni che interessano soltanto l’intonaco sono meno pericolose di quelle che scendono in profondità.
Uno dei principali strumenti per monitorare nel tempo le crepe nei muri è il fessurimetro. Quelli più usati sono in policarbonato. Esso è composto da due lamine mobili in plastica trasparente sovrapposte i movimenti di muratura che si producono nel tempo. Le due lamine si pongono a cavallo della fessura
Tale strumento viene posto in prossimità della crepa e ha lo scopo di appurare se l’edificio sta ancora subendo dei movimenti, e nel caso la sua portata e direzione.
I fessurimetri forniscono valide informazioni sullo stato della frattura e permettono di desumere verso e portata della fessurazioni.
Un altro strumento sono i vetrini. Sottili strisce di vetro installate con una malta cementizia accanto alla fessura cementizia. Non sono dei processi molto affidabili perché forniscono informazioni non molto rilevanti sulla fattura. Sono prediletti da utenti senza un’esperienza in tale genere di attività, siccome sono molto facili da applicare e hanno costi molto bassi.
Tuttavia hanno diversi contro: possono staccarsi, e non possono tenere traccia dell’evoluzione del fenomeno nel corso del tempo.
I crepemetri sono un altro strumento diffuso nella misurazione delle crepe. Prevedono l’installazione di due caposaldi costituiti da placchette in alluminio fissati alla struttura con dei collanti. Le misurazioni si eseguono a intervalli regolari nel tempo, anche con la possibilità di aggiungere ulteriori caposaldi per misurare il dissesto in varie direzioni. Prevede un’installazione molto veloce, ma i risultati possono essere falsati a seconda dell’orientamento più o meno corretto dei caposaldi.
Gli esperti si occupano di monitorare i dissesti per verificare la loro evoluzione nel tempo e impedire che il danno diventi ancora più ampio.
Le cause delle crepe nei muri da monitorare sono:
- variazioni nelle falde acquifere dovute a periodi di forti piogge seguite da siccità, emungimento eccessivo da falde acquifere. L’asciugamento del terreno provoca delle vere e proprie cavità che minano la compattezza delle fondamenta, contraendosi e provocando un abbassamento della struttura sovrastante.
- impiego di materiali di diverse caratteristiche ed elasticità
- vibrazioni prodotte da intenso traffico veicolare nei dintorni
- aumento o errata distribuzione dei carichi
- attività di scavo nelle vicinanze: gli scavi possono interferire su eventuali falde acquifere presenti nel sottosuolo. Gli scavi possono interessare il movimento del terreno di fondazione e dell’acqua e provocare dissesti nello stabile. La deviazione dell’acqua può portare a secchezza nel terreno che contribuisce a fare apparire delle crepe.
Monitorare le crepe nei muri e intervenire
Monitorare le crepe nei muri permette di avere sotto controllo l’evoluzione del fenomeno, già di suo un indicatore della portata del problema.
Systab mette a disposizione dei metodi poco invasivi ed economicamente convenienti per sanare i problemi di stabilità delle fondamenta.
Le resine espandenti sono liquidi chimici biocompatibili che vengono pompate nel terreno per colmare gli spazi vuoti nel sottosuolo. Le resine si gonfiano compattando il terreno aumentandone la portanza e riempiendo in modo efficace vuoti e cavità.
I micropali pressoinfissi sono pali in acciaio che vengono fatti scendere nel terreno mediante dei martinetti idraulici. Essi hanno il compito di equilibrare il peso dell’edificio in maniera omogenea aumentando la portanza delle fondamenta e trasferendo i carichi in profondità su orizzonti stabili. Possono essere pre – caricati in corso d’opera in modo da evitare assestamenti e ottenere, se la struttura lo consente, sollevamenti e recupero del cedimento.