Lesioni murarie: cosa sono e perché vanno monitorate
Le lesioni murarie sono un segnale da non trascurare sulla sicurezza di un edificio. Non si tratta soltanto di un problema estetico. Sono un sintomo di instabilità della struttura e pertanto vanno prese molto seriamente.
Come diciamo da sempre, è fondamentale non sottovalutare nessuna fessurazione o crepa nei muri, nelle solette o nei pavimenti. Le lesioni murarie vanno monitorate ma soprattutto comprese e interpretate, al fine di capire il cinematismo e la causa che le ha generate.
Le lesioni sulle murature possono essere classificate in vario modo. Ovviamente alcune sono più rilevanti di altre, ma tutte sono utili a capire il fenomeno dell’eventuale dissesto.
Le cause delle lesioni murarie
Una delle classificazioni è quella che fa riferimento alla causa che le ha determinate e possono essere distinte nelle seguenti classi:
- lesioni da esercizio strutturali;
- lesioni da crisi strutturali;
- lesioni da dilatazioni non consentite (assenza di giunti);
- lesioni da ritiro o da viscosità dei materiali;
- lesioni da assorbimento differenziato di umidità;
- lesioni da cedimenti fondazioni;
- lesioni da vibrazioni da traffico veicolare pesante o ferroviario;
- lesioni da terremoto;
- lesioni da espansione di parti interne (corrosione di ferri, tubi non ben isolati);
- lesioni dovute a specifiche del luogo (condizioni climatiche, incendi, ecc…).
Uno dei fattori sicuramente da tenere in considerazione è capire se le lesioni interessano murature portanti o no. Il muro portante è l’elemento strutturale che sostiene i carichi del fabbricato. Si differenzia dai muri divisori interni, che come dice la parola stessa, hanno solo la funzione di organizzare gli spazi all’interno dell’abitazione, ma non hanno funzioni strutturali.
Questo è vero in teoria, ma in pratica con il passare del tempo anche un muro divisorio avrà comunque una funzione di trasmissione dei carichi e contribuirà all’equilibrio statico della casa. È chiaro che le crepe che interessano muri portanti rivestono maggiore importanza e vanno interpretate e controllate di conseguenza!
Lesioni murarie: come monitorare le crepe sui muri
Per fare un esempio, una crepa a 45° su una muratura spesso indica un cedimento. Se la lesione muraria si trova su un muro portante è molto probabile che si tratti di un cedimento del terreno e della fondazione. Se però la stessa crepa si trova su un divisorio al livello più basso dell’edificio, essa potrebbe indicare un cedimento della pavimentazione e non necessariamente delle fondamenta. Allo stesso modo la medesima fessurazione su un divisorio al primo piano può indicare sia un problema di cedimento fondale che una problematica strutturale del solaio (ad esempio una flessione troppo accentuata).
Un altro parametro fondamentale è l’evoluzione nel tempo della lesione muraria.
Una fessurazione ha sempre una storia e ricostruirla è importante per comprenderne le cause e spesso anche la pericolosità.
Infatti la crepa può apparire improvvisamente (quando ad esempio la causa è “traumatica” come un sisma) oppure avere un’evoluzione nel tempo (esistono crepe che si aprono e si chiudono con l’andamento stagionale).
Monitorare l’apertura delle lesioni su muri e pavimentazioni consente di mantenerle sotto controllo ed eventualmente prendere provvedimenti tempestivi nel caso che la tendenza sia in continua crescita.
Appare abbastanza evidente che il fai da te nell’interpretazione del quadro fessurativo è sicuramente da sconsigliare! Per riuscire a interpretare correttamente le lesioni murarie servono infatti competenze tecniche che vanno dalla scienza delle costruzioni alla geotecnica.
Noi di SYStab siamo a tua disposizione per analizzare le situazioni che ti preoccupano e offrirti una soluzione tarata sulle tue necessità.
Cristian Setti
Geologo