Purtroppo capita a tutti, prima o poi, di notare la comparsa di preoccupanti crepe nei muri, nelle pareti o sul pavimento. A volte si tratta soltanto di un problema estetico frutto di naturali processi di assestamento. Altre volte però costituiscono un segnale di allarme su possibili problemi di sicurezza dell’edificio. In questi casi bisogna consolidare le fondazioni per rimuovere il problema che porta alla comparsa delle crepe.
Sistemi di consolidamento delle fondamenta – Quando sono necessari
Tra le principali cause che rendono necessario intervenire per
consolidare le fondazioni abbiamo:
● infiltrazioni di acqua che degrada le fondazioni e può rammollire il terreno. L’intervento punta a consolidare la struttura fondale, il terreno e impermeabilizzare la struttura
● abbassamento delle falde acquifere a causa di periodi di siccità o di innalzamento delle falde acquifere
● esecuzione di scavi in prossimità dell’immobile
● vibrazioni a causa di scavi o traffico veicolare
● realizzazione di edifici adiacenti
● eventi sismici
Ovviamente non tutte le
crepe sono uguali: forma e dimensione possono rivelare importanti informazioni sull’origine e la portata del problema.
Le
crepe verticali (sempre in corrispondenza di linee di debolezza preferenziali) e inclinate sono prodotte da cedimenti differenziali del terreno.
Anche le crepe orizzontali suggeriscono movimenti verticali del terreno, ad esempio per via di riduzioni del volume e per diminuzione del contenuto in acqua.
Gli esperti geostrutturisti svolgono appropriate indagini geologiche per appurare le problematiche che portano alla comparsa delle crepe nei muri.
Gli esperti nel
consolidamento delle fondazioni possono proporti a quel punto specifici interventi più opportuni per il tuo caso come iniezione di resine espandenti, inserimento di micropali o allargamento della base fondale.
Conviene sempre intervenire per tempo non appena vengono rilevati i primi segnali di dissesto: il costo degli interventi è sicuramente inferiore quando il problema non ha ancora avuto modo di espandersi. L’Agenzia delle Entrate inoltre nel trimestre 2022-2024 restituisce il 50% dei costi sostenuti per gli interventi di consolidamento, attraverso una riduzione dalle tasse nell’arco di 10 anni. Il Decreto Rilancio inoltre ha introdotto il Superbonus 110% che agevola tali interventi.
consolidamento fondazioni con pali elica
Consolidamento delle fondazioni con le resine
L’
iniezione di resine poliuretaniche espandenti è un metodo che si è sviluppato e diffuso nell’ultimo ventennio. Si tratta di un tipo
di intervento sicuro e conveniente per consolidare il terreno di fondazione in casi di cedimento, per livellare le pavimentazioni industriali e civili, aumentare la capacità portante dei terreni per miglioramenti sismici, per riempire cavità che possono aprirsi nel sottosuolo.
Il procedimento prevede di eseguire dei fori nella struttura e nel terreno attraverso i quali viene iniettato un fluido che andrà a gonfiarsi compattando il terreno e riempiendo i vuoti. Si tratta di un intervento poco invasivo e dal costo contenuto.
Systab si serve di resine inalterabili nel tempo, sintetiche e termoplastiche per aumentare la stabilità fisica e chimica del terreno. Le resine sono compatibili con l’ambiente e non inquinano, perciò sono in linea con le normative a tutela dell’ambiente. Le iniezioni possono avvenire secondo necessità in diversi livelli di profondità per uniformare la diffusione della resina. Le resine finiscono per espandersi raggiungendo un’elevata resistenza alla compressione e accrescendo la portanza del terreno.
Le resine espandenti possono essere ad alta espansione (quando compattano grandi volumi di terreno riducendo la comparsa di vuoti) o ad alta densità (riducono le vie di fuga in modo efficace e accrescono le capacità di resistenza meccanica).
Gli esperti comunque devono valutare le caratteristiche chimico-fisiche del terreno per valutare l’effetto che le resine in questione possono ottenere. Infatti a seconda del tipo di sottosuolo si possono ottenere diversi effetti. Gli esperti ad esempio si occupano di analizzare la diffusione delle resine in funzione della permeabilità dei terreni, che costituisce un fattore determinante per individuare il tipo di resina idonea caso per caso.
Gli
interventi di iniezione resine vengono monitorati mediante livello laser per controllare la risposta della struttura in funzione dei volumi iniettati. Vengono poi eseguite indagini geologiche pre e post iniezione per redigere un verbale sugli effetti ottenuti e collaudare l’intervento.
Consolidamento delle fondazioni con micropali
L’
intervento di palificazione permette di scaricare il peso dell’edificio su strati di terreno in profondità, caratterizzati da una migliore resistenza. I micropali permettono di “riversare” il peso dell’edificio sulle sezioni più resistenti. I pali inseriti nel terreno permettono di distribuire le tensioni nel sottosuolo spostando carico verso gli strati di terreno più rigidi e resistenti.
I
micropali precaricati sono un intervento rapido da eseguire (in genere 3-4 giorni), dal basso impatto del cantiere e dai costi relativamente contenuti rispetto ad altre tipologie di pali. L’inserimento avviene attraverso martinetti idraulici che spingono in profondità il micropalo in acciaio fino agli strati del terreno più vantaggiosi. I micropali possono essere precaricati con carichi superiori a quelli di esercizio per evitare il rischio di assestamento. Il micropalo poi viene collaudato al termine di ogni infissione, testando le pressioni di installazione.
I micropali si applicano alla fondazione attraverso piastre bullonate, i cui collegamenti dipendono dal tipo di fondazione e dalla consistenza che presenta. In genere si arriva a infliggere una media di 5 o 6 pali a giorno.
Micropali per consolidamento angolata
Quali sistemi di consolidamento delle fondamenta scegliere?
I due tipi di interventi possono essere utilizzati congiuntamente per aumentare l’effetto di consolidamento a beneficio degli edifici. Anche se nella norma si opta per l’uno o l’altro sistema. Gli esperti ti aiutano a valutare l’intervento più opportuno in base ad aspetti tecnici e anche al rapporto qualità/prezzo. I micropali ad esempio possono essere indicati per interventi di consolidamento diffusi su intere villette o casolari, mentre le resine per aumentare la stabilità di una casa abitata o di una fabbrica in utilizzo anche con opere mirate e localizzate (quando siamo in presenza di fondazioni poco consistenti).
La scelta dell’intervento di consolidamento più opportuno dipende da diversi fattori, come il peso dell’edificio da sopportare, le caratteristiche costruttive, il tipo di terreno da consolidare, la quantità di vuoti presenti.
Le resine sono molto indicate nel caso di terreno facilmente cedevoli o argillosi, in genere a bassa permeabilità. Al contrario, i terreni torbosi, paludosi fino a profondità elevate possono rivelarsi difficili da trattare con un intervento con resine espandenti (a causa della elevata compressibilità su volumi importanti). In casi come questi sono solitamente più consigliati i micropali.
In generale i micropali pressoinfissi sono molto vantaggiosi quando servirebbe al loro posto una quantità considerevole di resine espandenti per ottenere un effetto altrettanto apprezzabile.